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Villa Argentina

Al numero 2 di Largo Bernasconi, arretrata di una ventina di metri rispetto alla strada, quasi chiedesse di essere scoperta, si trova Villa Argentina. Costruita negli anni 1873-74 da Antonio Croci come dimora personale per Giovanni Bernasconi, un mendrisiense arricchitosi in Argentina, restò di proprietà dei discendenti sino al 1989, anno in cui il comune di Mendrisio l’acquistò con l’intento di insediarvi la Biblioteca regionale. La mancata realizzazione del progetto ha consentito un'interessante alternativa di utilizzo dello stabile, nei cui spazi ha trovato posto la sede amministrativa dell’Accademia di architettura.

Sormontati dall'attico balaustrato e incoronati dalla piccola cupola, i due piani di Villa Argentina sono cinti lungo i quattro lati da un loggiato molto elegante, con caratteristiche architettoniche che molto si distanziano dalla tradizione ticinese e lombarda.

La grande originalità rende questa abitazione unica e particolare, perché fonde lo stile neoclassico, familiare alla tradizione italiana e ticinese con elementi esotici di ispirazione coloniale. Straordinarie anche le soluzioni spaziali realizzate all’interno, a cominciare dall’atrio d’ingresso con la doppia rampa ellittica della scala che conduce ai piani superiori.

Sul retro di Villa Argentina, l'ampio parco che tra la sua ricca vegetazione vanta alcuni alberi secolari, come i pini neri inseriti su proposta del grande naturalista Luigi Lavizzari, oppure il grande tasso comune e il cedro himalaiano. Eleganti vialetti e panchine invitano a una sosta nel verde.

Caratteristiche

  • PARCHI E GIARDINI Parchi botanici