Una lettera del 1792 testimonia indubbiamente come fosse frà Antonio Maria Baroffio a custodire i “Trasparenti” (probabilmente le prime non ancora ultimate “porte”) nei locali del convento dei Servi di Maria a San Giovanni, e si può dire che almeno questi, da allora sempre ivi siano rimasti.
Presumibilmente con essi si riponevano anche quelli pertinenti al convento e alla chiesa stessa, e forse anche tutti i lampioni della processione del Venerdì, che inizialmente erano non più di una ventina, cioè solo quelli che accompagnavano i simulacri della Madonna e del Cristo morto.