I bambini


Sebbene siano stati indubbiamente presenti anche in passato, i bambini svolgevano un ruolo marginale nella processione del Venerdì Santo, che, per decoro e serietà, era considerata un'attività destinata maggiormente agli adulti.

Dopo l'espulsione dei Servi di Maria e dei Cappuccini ed il calo del numero dei membri delle confraternite, al fine di poter far sfilare tutti gli oltre 300 lampioni, la presenza di angioletti e fanciulle biancovestite è costantemente aumentata, oltrepassando le 500 unità.

Oggigiorno le mantelline che alcuni ragazzi portano sopra la veste bianca ricordano i colori delle due storiche confraternite mendrisiensi: il rosso per quella del Santissimo Sacramento ed il blu per quella del Rosario (soprannominata appunto la "celesta").

Agli angioletti è affidato l'incarico di sorreggere la croce distesa - già presente e portata da bambini nel “Prospetto” settecentesco - alla quale è stato poi aggiunto un telo simbolizzante la Sindone, chiamata “Grande” per differenziarla dal panno recante l'immagine del volto di Gesù esibito dalla Veronica durante la processione del Giovedì Santo e che talvolta era erroneamente identificata come la "Sindone", ovvero il sudario in cui venne avvolto il corpo di Cristo (e che l'evangelista Giovanni chiama "othonia").

Forse alla fine dell’Ottocento venne introdotta la seconda serie dei più piccoli oggetti della Passione, affidati a bambini che seguivano il simulacro del Cristo Morto ( invece la “Grande Passione” dei frati cappuccini sfilava al terzo posto, dopo le Confraternite che aprivano la processione), mentre ora tali emblemi sono trasportati dalle fanciulle vestite di bianco che precedono la statua.