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Alla scoperta delle nevère del Monte Generoso

Da Capolago le ripide pareti del Monte Generoso sembrano una barriera insormontabile. La soluzione più affascinante consiste nel prendere il trenino a cremagliera per raggiungere in 40 minuti la vetta a 1704 m. Da qui si gode di uno dei panorami più impressionanti della Svizzera, si apre fino alle Alpi offrendo una vista stupenda sul Nord Italia, la regione dei laghi e la catena delle Alpi.

L’itinerario circolare delle nevère conduce dalla stazione a monte alla cima del Monte Generoso e alle Alpi di Nadigh e di Génor. 

In questa zona i contadini d’estate vivono in vecchi rustici e una particolarità del Monte Generoso sono le cosiddette nevère: durante l’escursione circolare se ne contano undici in tutto. Si tratta di una sorta di frigoriferi in pietra calcarea dove in passato, in Ticino, si conservava il latte che serviva per produrre burro e formaggio. 

Questo termine deriva dalla parola «neve», che era usata come refrigerante. Le nevère nella loro caratteristica forma cilindrica sono realizzate in pietra naturale e sono interrate per circa due terzi. In primavera, la parte interrata veniva riempita di neve e ghiaccio pressati. In estate, qui venivano immagazzinati i bidoni del latte. Al suo interno una scala a chiocciola permetteva di scendere fino al livello della neve.

L’itinerario percorre il crinale orientale della montagna per raggiungere l’insediamento di Nadigh (1295 m). Il sentiero si fa pianeggiante e corre lungo una recinzione di grosse lastre di calcare posate verticalmente. Sotto un albero sarà facile scorgere una costruzione circolare: una delle undici nevère presenti su questo sentiero. 

La nevèra di Génor Caseret è stata restaurata dal Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM), è aperta e visitabile. Lungo il percorso si possono osservare altre nevère, alcune in stato precario. La seconda nevèra restaurata e visitabile si trova a Génor-Tegnoo, è piccola ma perfetta con il suo tetto conico. 

Il sentiero sale dolcemente e raggiunge la ferrovia, al bivio si può risalire in vetta oppure scendere alla Bellavista (1200 m) e riprendere il trenino a cremagliera con il quale si affronta la discesa fino a Capolago.

Suggerimenti

Per fruire dell'itinerario vi consigliamo l'acquisto delle mappe ufficiali dell'Ufficio Federale di Topografia Swisstopo. Inoltre il sito map.geo.admin.ch offre dati costantemente aggiornati.

  • Scarponcini da trekking
  • Berretto
  • Borraccia
  • Occhiali da sole
  • Crema protettiva
  • Cartina escursionistica
  • Macchina fotografica
  • Cibo

Montagnepulite: Questo progetto nasce per favorire la gestione efficace e sostenibile delle capanne alpine sul territorio ticinese. In particolare la gestione dei rifiuti. La gestione responsabile dei rifiuti in montagna è questione di buon senso. Tutti noi possiamo dare un contributo: https://www.montagnepulite.ch/it/regole-d-oro

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